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Verde urbano non cresciuto in 10 anni

Analisi della situazione in Italia dopo 10 anni dalla pubblicazione della “Legge sul verde” (Norme per lo sviluppo di spazi verdi urbani, Legge n. 10 del 2013). Questo il tema di una pubblicazione (PositionPaper11) che ASviS (Alleanza Italiana per lo sviluppo sostenibile) dedica all’obbiettivo 11 dell’Agenda 2030: “Città e comunità sostenibili”. Dall’analisi emerge che sono aumentati i Comuni che aderiscono alla Giornata Nazionale degli alberi e che seguono l’obbligo di piantare un albero per ogni nato e/o minore adottato, il censimento del verde risulta realizzato al 93% nei Comuni e nel 66% dei Comuni capoluogo è stato approvato un regolamento verde. Ci sono però dei dati negativi che indicano una situazione ferma: la disponibilità del verde urbano (m2 per abitante) è aumentata solo dell’1,2% (31,3% nel 2014 e 32,5% nel 2022) e solo 9 Comuni capoluogo hanno approvato un Piano del Verde. Tra le proposte di ASviS spicca proprio quella di rendere obbligatorio il Piano Comunale del verde urbano all’interno degli strumenti di pianificazione comunale; solo così si potrà programmare una maggiore cura e salvaguardia dello spazio verde esistente e stabilire la creazione di nuove aree.


Inverni caldi e poca neve

L’aumento delle temperature anche in montagna da alcuni anni sta creando non pochi problemi al turismo legato alla neve. Legambiente ha pubblicato a metà marzo 2024 il Dossier Nevediversa: “il turismo delle montagne senza neve” con i dati relativi al 2023. Le Regioni in “sofferenza climatica” invernale sono la Toscana, l’Emilia-Romagna e il Piemonte; quest’ultimo ha registrato nell’ultimo trimestre del 2023 una media regionale di 4,5 gradi, il più caldo inverno negli ultimi 70 anni, con un aumento di quasi 3 gradi rispetto agli ultimi trent’anni. Secondo i dati del dossier in Italia ci sono 260 tra impianti sciistici e edifici collegati dismessi, con un aumento di 11 unità nel 2023. Nel solo 2023 si sono registrate 39 chiusure temporanee sia per mancanza di neve sia in attesa di una nuova gestione, 9 aperture e chiusure “a singhiozzo” in base alle nevicate e alle temperature e 33 nuovi casi definiti di “accanimento terapeutico” che ricevono finanziamenti, nonostante evidenti problemi climatici o logistici. Il dossier indica che per alimentare l’innevamento artificiale sono stati costruiti 158 bacini artificiali di cui 16 nel 2023. A chiusura del documento Legambiente propone una lista di 73 buone pratiche, modi alternativi già proposti dalle varie Regioni per vivere la montagna anche senza neve.


Zero rifiuti: obiettivo possibile

Sostenibilità nella raccolta dei rifiuti: fare bene la raccolta differenziata, riciclare il materiale che si può riciclare e incentivare il compostaggio per i rifiuti organici. Il programma europeo “Zero Waste Cities”, Città a zero rifiuti, è impegnato dal 2013 ad aiutare le amministrazioni locali a incrementare la raccolta differenziata e il riciclo per raggiungere l’obbiettivo zero rifiuti (“rifiuti zero è la conservazione di tutte le risorse attraverso la produzione, il consumo, il riutilizzo e il recupero responsabili di prodotti, imballaggi e materiali senza bruciarli e senza scarichi nel terreno, nell’acqua o nell’aria che minaccino l’ambiente o la salute umana”). In Italia nel 2022 le Città Zero rifiuti erano 328, tra cui Teramo, Collesalvetti, Borgo San Lorenzo, Calatafimi Segesta e Assisi. Significativo il caso di Calatafimi in Sicilia che in 10 anni ha raddoppiato la percentuale di raccolta differenziata (dal 42,77% nel 2013 all’85,74% nei primi 8 mesi del 2023) e ha ridotto la produzione di rifiuti residui da 1549,54 tonnellate nel 2013 a 541,06 tonnellate nel 2022, pari a 88 kg pro capite per abitante, grazie all’incentivo di buone pratiche e centri di riuso.


Piano adattamento climatico in Italia

Ridurre al minimo i rischi derivanti dai cambiamenti climatici e migliorare la capacità di adattamento dei sistemi socioeconomici e naturali. Con questi ambiziosi obbiettivi è stato redatto in Italia il Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici (PNAC), approvato dopo un lungo iter a fine dicembre 2023 dal Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica. Il documento vuole fornire le basi per pianificazioni di breve e lungo termine e i requisiti di base per azioni efficaci nel territorio. L’urgenza è confermata dai dati espressi: le temperature sono in aumento, così come gli eventi meteo climatici significativi che si sono verificati in maniera radicale negli ultimi anni. L’Italia è un Paese soggetto a stress idrico medio alto e a elevata vulnerabilità al rischio dissesto idrogeologico (secondo l’Ispra il 94% dei Comuni italiani è a rischio frane e alluvioni). Il PNAC non mostra soluzioni, ma fornisce metodologie per strategie a livello regionale e locale, indicando a chi spetta lo sviluppo di piani d’azione, il monitoraggio e l’implementazione; mira quindi alla costruzione di un contesto organizzativo con il coordinamento di un Osservatorio che verificherà gli avanzamenti dei vari piani.


Giornata internazionale delle foreste

Il 21 marzo di ogni anno si festeggia la Giornata Internazionale delle Foreste, istituita dalle Nazioni Unite per ricordare il ruolo fondamentale che esse svolgono per la regolazione del clima e la conservazione della biodiversità; infatti, l’80% della biodiversità del mondo è ospitata proprio dalle foreste. Secondo i dati dell’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) attualmente le foreste ricoprono circa 4,1 miliardi di ettari, una superficie pari al 31% delle terre emerse. I Paesi con un maggior numero di foreste sono il Brasile, il Canada, la Cina, la Federazione Russa e gli Stati Uniti d’America. Le foreste nel corso degli ultimi decenni sono state oggetto di massicce deforestazioni per la produzione di legname e per convertire quegli spazi in terreni agricoli e incendi; i dati rivelano che dal 1990 a oggi la superficie forestale mondiale è calata del 4,2%, con la perdita di 178 milioni di ettari. In controtendenza sembra essere la situazione in Italia dove le foreste sono aumentate dal dopoguerra raggiungendo gli 11,1 milioni di ettari attuali, con una percentuale di territorio coperto dai boschi pari al 37%, che supera così il 31% di Germania e Svizzera.

Permacultura per tutti: oltre l’agricoltura biologica, per curare la Terra e guarire il Pianeta
di Patrick Whitefield

Creazione di sistemi alimentari in modo sostenibile. Patrick Whitefield spiega come la permacultura “superi” l’agricoltura biologica, sia per il rispetto e conservazione del suolo, sia per la filosofia che sta alla base di queste pratiche. La permacultura prevede un’attenta progettazione per realizzare un’agricoltura permanente e ricca, grazie alla coltivazione di ortaggi perenni e auto-riseminanti e la convivenza con comunità spontanee di erbe e piante spontanee; i vantaggi sono un minor uso di elementi meccanici alimentati con i combustibili fossili con conseguente miglioramento dell’aria e un risparmio nell’uso dell’acqua. Un capitolo del libro è dedicato all’allevamento delle galline con una dettagliata descrizione dell’approccio permaculturale che prevede un rapporto di reciproco interesse e vantaggio tra le galline, l’orto e il frutteto, collocati vicini in modo non casuale. Nel libro ci sono anche ottimi spunti per la permacultura in città, sfruttando i parchi urbani, le pareti degli edifici, i tetti e i balconi, oltre a fornire le basi per costruire un giardino in modo funzionale e sostenibile.


I racconti delle comunità ospitali
a cura dell’Associazione Borghi Autentici d’Italia

Valorizzazione del proprio paese, delle proprie tradizioni: creazione di comunità ospitali, nuove forme di turismo per valorizzare piccoli borghi con il coinvolgimento dei cittadini. I racconti delle comunità ospitali sono un viaggio in giro per le regioni italiane in luoghi quasi del tutto sconosciuti al turismo di massa: piccole realtà che possono raccontare antiche tradizioni, bellezze naturali e percorsi enogastronomici interessanti. Dei circa 240 territori facenti parte dell’associazione Borghi Autentici d’Italia il libro ne presenta 36 e li fa raccontare da normali viaggiatori, che una volta arrivati in quei borghi si fermano a parlare con le persone del posto, assaggiano i prodotti tipici e si soffermano su dettagli interessanti della storia o delle tradizioni locali.

Lungo il futuro del Po
di Gian Luca Gasca e Giacomo Piumatti

Un fiume svalutato, in balia dei cambiamenti climatici e degli interventi dell’uomo. Il fiume Po è il protagonista assoluto di questo documentario, girato in maniera ecosostenibile da un giornalista e un regista che, in bici, hanno percorso tutto il corso del fiume dalla sua sorgente sul Monviso, in Piemonte, alla sua foce, a Porto Tolle, in Emilia-Romagna. Lungo questo viaggio Gian Luca Gasca ha incontrato vari personaggi che gli hanno raccontato come era in passato il Po, come l’ultimo traghettatore Danilo Parisi che fa attraversare i pellegrini della via Francigena, e il Re del Po, Alberto Manotti, che viveva in simbiosi con il fiume e che si era costruito un suo “regno” con i rami portati dalle piene. Il Po, oltre a soffrire per i cambiamenti climatici che hanno accentuato sia le piene sia i banchi di sabbia per la siccità, ha negli anni subito le attività umane come l’estrazione di metano sulla foce e la costruzione di dighe. A rischio la biodiversità, con uno sviluppo maggiore di specie aliene e la crescente salinizzazione della foce a causa dell’abbassamento del livello del fiume e l’aumento del livello del mare.


Superare i limiti: la scienza del nostro pianeta
di John Clay

La chiave è avviare al più presto una transizione economica ed ecologica. Si apre con un messaggio di speranza il documentario del divulgatore scientifico David Attenborough che ha come tema la salute del pianeta Terra. In modo chiaro e semplice, con l’aiuto di modelli e grafiche accattivanti, Attenborough spiega i limiti planetari individuati da Johan Rockstrom insieme al suo team. Questi limiti sono interconnessi tra loro e superarli equivale a mettere seriamente a rischio l’equilibrio dell’ecosistema terrestre. Tra questi ci sono l’acidificazione degli oceani, l’aumento di Co2 nell’atmosfera, l’alterazione del ciclo idrologico globale con l’uso massiccio di acqua dolce e i cambiamenti nell’uso dei suoli (deforestazione, consumo di suolo per opere urbane..). Johan Rockstrom parla ancora di speranza, ma serve agire subito; sulla base della scienza occorre azzerare le emissioni di gas serra, proteggere la biodiversità attraverso la conservazione di aree selvatiche, difendere le foreste e gli oceani e modificare i metodi di coltivazione, cambiando di conseguenza la nostra alimentazione.

Dal 2 aprile al 7 aprile 2024 – Parma

Festival della Green Economy

Rivoluzione urbana, decarbonizzazione, cambiamento climatico, sostenibilità nei settori del legno, della moda e in cucina, green factories, energie rinnovabili, gestione dell’acqua: alcuni temi delle conferenze.


4 aprile 2024 – Parco Tenuta S. Apollonio, Castel Goffredo a cura di @-Lato, La Radice e Fondazione Senza Frontiere

Frutteto e orto biologico. Consigli per coltivare il proprio orto e frutteto con il metodo biologico

Carlo Visini, esperto di agricoltura biologica, tratterà tutte le fasi di coltivazione, dalla preparazione del terreno (compostaggio e concimazione), dalla corretta difesa antiparassitaria fino alla raccolta dei frutti.


Dal 5 aprile al 8 aprile 2024 – Brixia Forum di Brescia

Cosmogarden: la biennale del verde

Orto, giardino sostenibile, giardini pensili, piante domestiche, alveari urbani, biopiscine e cambiamenti climatici: questi alcuni dei temi dei corsi che si terranno.


11 aprile 2024 – Parco Tenuta S. Apollonio, Castel Goffredo a cura di @-Lato, La Radice e Fondazione Senza Frontiere

Ecologia, biodiversità, sostenibilità e crisi climatica. Può il nostro stile di vita contribuire a salvare il mondo?

Gianfranco Cauduro, biologo, esaminerà gli obiettivi europei per lo sviluppo sostenibile e proporrà proposte concrete per ridurre la nostra impronta sulla Terra.


Dal 13 aprile al 14 aprile 2024 – Palazzo Martinoni, Cigole (BS)

Bioverso

Festival NaturalOlistico che promuove il benessere generale della persona attraverso l’alimentazione e attività dolci come lo yoga. Stand di artigiani locali e visione documentario “Food for Profit”.


17 aprile 2024 – Evento ibrido a cura del Il Sole 24 ore

Green & Hydrogen Forum. 2050: obiettivo neutralità climatica

Diversi relatori del settore si confronteranno sul tema dell’idrogeno verde analizzando la mobilità sostenibile, il boom degli investimenti tra costi e sfide.