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Cop 28: primo bilancio globale dell’azione climatica

Triplicare l’uso delle energie rinnovabili e del nucleare entro il 2030 e allontanarsi dalle fonti fossili nei sistemi energetici con l’obiettivo di emissioni zero entro il 2050. Questi i punti salienti della Cop 28, tenutasi a Dubai dal 30 novembre al 12 dicembre, alla quale hanno partecipato i rappresentanti di 197 Paesi aderenti. L’accordo finale, il primo bilancio dell’azione climatica globale (Global Stocktake), sancisce un impegno per mantenere il riscaldamento globale sotto i 2 gradi centigradi, come indicato nell’Accordo di Parigi del 2015. Per la prima volta un testo ufficiale ha riportato la parola combustibili fossili, anche se non si è parlato di “abbandono” come in tanti chiedevano, ma di “allontanamento in modo ordinato ed quo”. Tra le altre indicazioni c’è la riduzione di emissioni di metano entro il 2030, la riduzione di emissioni derivanti dal trasporto stradale, grazie a veicoli a zero o basse emissioni, l’eliminazione di sussidi “inefficienti” ai combustibili fossili e l’accelerazione di tecnologie di abbattimento e rimozione come la cattura del carbonio e l’idrogeno.


Dichiarazione sull’agricoltura sostenibile, sistemi alimentari resilienti e azione per il clima

Urgenza di adattare l’agricoltura e i sistemi alimentari, per ridurre la vulnerabilità di tutti gli agricoltori, pescatori e produttori alimentari ai cambiamenti climatici. Questo uno dei principali obiettivi della dichiarazione firmata durante la COP 28 da 134 Paesi, tra cui l’Italia, gli Stati Uniti, il Brasile, la Cina e gli Stati degli Emirati arabi. Nel documento viene preso l’impegno di proteggere e ripristinare il suolo e la biodiversità, usando pratiche di produzione più sostenibili, di ridurre gli sprechi alimentari e di promuovere la pesca sostenibile. Occorre rivedere le politiche nazionali per ridurre le emissioni di gas serra, incentivare investimenti per l’adattamento climatico, al fine di promuovere la resilienza degli ecosistemi e garantire l’accesso al cibo anche nelle zone rurali. Sulla scia di queste azioni è stata annunciata una partnership tra gli Emirati Arabi e la Fondazione Bill Gates con un impegno iniziale di 200 milioni di dollari per aiutare gli agricoltori dell’Africa subsahariana e dell’Asia meridionale ad adattarsi alle sfide climatiche. Un ulteriore passo in avanti viene dall’Agenda sull’agricoltura rigenerativa (Action Agenda on Regenerative Landscapes) con l’obiettivo entro il 2030 di gestire 160 milioni di ettari di terreno con pratiche rigenerative.


Consumo del suolo in Italia

Il consumo del suolo in Italia nel 2022 è cresciuto del 10% rispetto al 2021, allontanandosi dagli obiettivi dell’Agenda 2030. È stato pubblicato a fine ottobre l’annuale rapporto “Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici” del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente riferito all’anno 2022. Il consumo di suolo con nuove coperture artificiali (permanenti, come fabbricati, strade o reversibili come cantieri, impianti fotovoltaici a terra, o campi sportivi) ha riguardato altri 76,8 km2, mentre la crescita complessiva dell’impermeabilizzazione del suolo (copertura permanente con materiali artificiali, come asfalto e calcestruzzo) si attesta a 22,3 km2. Le Regioni dove si è assistito a un maggior consumo di suolo nel 2022 sono la Sardegna, il Molise e la Puglia.  Maggior incremento di consumo di suolo netto (bilancio tra consumo suolo e aumento di superfici agricole, naturali per interventi di recupero e demolizione) si è verificato in Lombardia, Veneto, Puglia, Emilia-Romagna e Piemonte. L’80,7 % di consumo di suolo nel 2022 è reversibile, dovuto a cantieri che nei prossimi anni potrebbero tramutarsi in consumo di suolo permanente (edifici e infrastrutture). La ricerca pone poi l’attenzione sulla non sostenibilità di questa crescita in vista degli obiettivi dell’Agenda 2030: non aumento del degrado del suolo (entro il 2030) e consumo di suolo netto pari a zero entro il 2050.


Fattoria verticale sotterranea in Toscana a Turrita di Siena

Fattoria verticale sotterranea come esempio di agricoltura sostenibile del futuro. A Turrita di Siena è entrata in funzione ad agosto 2023 la prima fattoria verticale d’Italia. In un tunnel sotterraneo, usato nella Seconda Guerra Mondiale come rifugio antiaereo, è stato realizzato un impianto di circa 6 metri quadrati che si sviluppa su diversi box verticali e prevede la coltivazione di ortaggi da foglia (spinaci, insalate), da frutto (zucchine, pomodori, melanzane) ed erbe aromatiche. L’agricoltura idroponica (fuori suolo, con soluzione nutriente), l’umidità naturale e l’illuminazione tramite Led permettono di avere un buon raccolto (per maggiori informazioni clicca qui). I principali vantaggi della fattoria verticale (Vertical Farm) sono la riduzione del consumo del suolo e dell’acqua (il risparmio dell’acqua può arrivare anche al 90%), l’utilizzo efficiente dello spazio e la produzione sostenibile senza l’uso aggressivo di pesticidi. A questi punti a favore si sommano quelli della coltivazione al chiuso o sotterranea, come la produzione al sicuro da eventi atmosferici avversi e da infestazioni di parassiti o malattie, l’uso di tecnologie come l’illuminazione a Led che permette un forte risparmio energetico, e la possibilità di coltivare tutto l’anno, senza stagionalità.


Voli green

Aerei con biocarburanti per ridurre le emissioni di Co2. Entro il 2050 la quota di biocarburanti nei serbatoi degli aerei dovrà essere del 63 %. Questo il target fissato dal Regolamento Ue approvato quest’anno che, con le nuove norme RefuelEU Aviation, insieme a norme per il trasporto marittimo si è posto l’obiettivo di ridurre di almeno il 55 % le emissioni di Co2 entro il 2030. Le norme che riguardano il settore aviario prevedono una crescente componente di biocarburante sostenibile e una quota di carburante sintetico.  Tra i carburanti sostenibili ammessi ci sono i biocarburanti prodotti con alghe, quelli derivati dal trattamento dei rifiuti, i residui agricoli o forestali e alcuni grassi animali. Il carburante sintetico (e-fuel) invece proverrà da fonti di energia rinnovabile, come l’idrogeno rinnovabile. Gli stati dell’unione Europea stanno cominciando ad adeguarsi alla nuova normativa per cercare soluzioni più sostenibili. Al momento però i biocarburanti e l’idrogeno sono più costosi e rischiano di far aumentare i prezzi dei biglietti dei voli.

Piccola guida al consumo critico: acquisti responsabili e stili di vita etici 2.0
di Massimo Ancanfora

Come gestire il potere della spesa in modo responsabile ed etico. Questo l’obiettivo della piccola guida di Massimo Ancanfora creatore della fiera “Fa la cosa giusta”. Alla base del consumo critico c’è la conoscenza della provenienza dei prodotti e dei meccanismi che reggono la grande distribuzione. Il libro suggerisce i prodotti da evitare come frutta e verdura che affrontano un lungo viaggio per arrivare a destinazione, quelli la cui produzione comporta inquinamento e sfruttamento “illegale” dei lavoratori, il cibo industriale, surgelato e quello “imballato”.  A questi prodotti reperibili nella grande distribuzione propone delle alternative per comprare a km zero o in modo equo e solidale: i gruppi di acquisto solidale (GAS) e le botteghe del mondo (fair trade). Preferire la filiera corta della piccola distribuzione organizzata rispetto alle catene dei supermercati porta dei vantaggi concreti ai coltivatori locali e ai consumatori finali. Attraverso una serie di infografiche il piccolo manuale cerca di far capire meglio i passaggi e le relazioni di queste forme di mercato sostenibili ed etiche.


Terrafutura: dialoghi con Papa Francesco sull’ecologia integrale
di Carlo Petrini

Riflessioni a partire dalla pubblicazione di “Laudato sì”, enciclica sociale che ha creato ponti e ha acceso i riflettori sul concetto di ecologia integrale. L’agnostico Carlo Petrini, fondatore di Slow Food, ha raccolto in un libro 3 suoi dialoghi con Papa Francesco, avvenuti tra il 2018 e il 2020, centrati sulla percezione del problema ambientale, la biodiversità culturale e la società odierna “dello scarto” e consumista. Le conversazioni sono piacevoli da leggere e offrono anche aneddoti sul ruolo del cibo in un confronto tra il passato e l’oggi. La visione del Papa della biodiversità culturale come ricchezza si è concretizzata nel Sinodo Panamazzonico, svoltosi nel 2019 con i vescovi della Chiesa Amazzonica, e nell’esortazione apostolica Querida Amazonia, (riportata con alcune parti nel libro), un inno di amore e rispetto per le varie identità culturali della spiritualità indigena che non deve essere cancellata o uniformata. Ai dialoghi con il Papa seguono delle riflessioni di Carlo Petrini su 5 temi fondamentali: biodiversità, economia, migrazioni, educazione, comunità, intrecciati da testi del Papa che vanno nella stessa direzione.

Una vita sul nostro pianeta
di David Attenborough

La perdita della biodiversità minaccia la Terra come fece 30 anni fa il disastro di Chernobyl. Con questo paragone l’esploratore David Attenborough inizia la sua testimonianza dell’attuale catastrofe ambientale. L’esploratore, all’alba dei suoi 94 anni, ripercorre la sua carriera come documentarista naturalistico, osservando, come con il passare dei decenni, dagli anni ‘50 le aree selvagge del pianeta sono diminuite, diverse specie di animali sono diventate sempre più rare, le foreste si sono ridotte per dimensione e la popolazione umana è aumentata a dismisura. Tutti questi cambiamenti hanno avuto come effetti evidenti lo scioglimento dei ghiacci artici e lo sbiancamento dei coralli, da lui documentati. David Attenborough mostra alla fine come si può invertire la rotta: ricostruire la biodiversità e tenere sotto controllo la crescita demografica. Per il primo obiettivo suggerisce di mettere zone di divieto di pesca negli oceani (per permettere il ritorno dei grandi pesci e ripristinare gli ecosistemi marini), rispettare le foreste e sfruttare le energie rinnovabili che la natura offre. Il controllo della crescita demografica serve invece per permettere un’equa distribuzione delle risorse della Terra che non sono infinite e che non riuscirebbero a nutrire una popolazione ancora più numerosa.


Il ragazzo che catturò il vento
di Chiwetel Ejiofor

Come l’educazione è base del cambiamento e può fare la differenza anche in situazioni critiche. Da un libro di scienze un ragazzino di 14 anni, William Kamkwamba, prende le nozioni che gli servono per costruire un rudimentale mulino a vento collegato a una batteria e a una pompa dell’acqua; così riesce a sfruttare il forte vento che soffia nella zona per creare elettricità e risolvere il problema della siccità. Il film, ambientato in un piccolo villaggio del Malawi, racconta la storia vera di una famiglia alle prese con la carestia e la povertà dovuta alla mancanza del raccolto. Questi problemi influiscono anche sull’educazione del giovane William, costretto ad abbandonare la scuola perché la sua famiglia di agricoltori non era più in grado di pagare la retta. William, che già soffriva per la mancanza di elettricità che poteva aiutarlo a studiare di notte, ha l’intuizione che si possa ricavare energia elettrica in un modo alternativo e che questa potrebbe far arrivare l’acqua dal pozzo. La sua semplice equazione è che l’acqua potrebbe permettere di coltivare il terreno anche quando non piove. Così il ragazzo salvò il suo villaggio che a causa della dura carestia si stava spegnendo e poté continuare a studiare.

17 gennaio 2024 – Evento online, a cura di Slow Wine Fair

Suolo, bene comune

Riflessione sul ruolo del suolo: dagli aspetti politici a quelli naturali, come base per l’equilibrio degli ecosistemi. Perché è importante tutelare il suolo?


17 gennaio 2024 – Evento online, a cura di Fieragricola

Irrigazione smart in campo e in serra

Webinar dedicato ai sistemi di automazione per l’irrigazione 4.0 che possono portare a risparmiare acqua massimizzando l’efficacia.


Dal 31 gennaio al 3 febbraio 2024 – Bolzano (BZ)

Klimahouse 2024

Manifestazione internazionale dedicata all’efficientamento energetico e all’edilizia responsabile. Filo conduttore la transizione energetica con soluzioni innovative e sostenibili.


Dal 31 gennaio al 3 febbraio 2024 – Verona (VR), VeronaFiere, Evento all’interno di Fieragricola

Serra 4.0: clima ed imput tecnici per una serra innovativa e sostenibile in ambito Mediterraneo

Soluzioni come vertical farm, substrati di coltivazione per migliorare la produzione vivaistica e la qualità delle piante in serra.