12/04/2016
Sull'Altipiano dell'Io Sottile
Diario inedito della spedizione scientifica italiana nel Tibet occidentale del 1933
Fondazione Senza Frontiere - ONLUS è lieta di presentarvi il libro "Sull'Altipiano dell'io Sottile" edito dal Montura Editing.
Si tratta del il diario inedito di Eugenio Ghersi della spedizione scientifica italiana nel Tibet occidentale del 1933 realizzata con il grande orientalista Giuseppe Tucci. il testo è corredato da un centinaio di foto inedite, scattate dallo stesso Ghersi, che rappresentano un prezioso documento storico di quella parte di Tibet andata distrutta durante le invasioni militari cinesi del 1951 e del 1959.
Alle pagine del diario segue il commento critico e la comparazione con il testo ufficiale "Cronaca della spedizione scientifica nel Tibet occidentale" pubblicato nel 1934 dalla Reale Accademia d'Italia.
Il diario svela retroscena, illustra dettagliatamente i momenti salienti della spedizione italiana, riporta curiosità e aneddoti di quelle memorabili giornate vissute dai due esploratori italiani, contribuendo a fornire importanti informazioni sulla missione italiana del 1933 nel Tibet occidentale.
L’introduzione al volume è stata curata da dott.Oscar Nalesini, responsabile dell'Archivio IsIAO nonchè del Museo d'Arte Orientale di Roma.
Il testo sarà presentato in diversi appuntamenti:
28 aprile ore 21 cavalese sala conferenze
29 aprile ore Canazei Sala Conferenze
1 Maggio ore 16.00 Trento Festival della Montagna - Sala Montura
3 Maggio ore 18.00 La Spezia Sala Convegni Confindustri
4 Maggio ore 16.30 La Spezia Biblioteca Liceo Scientifico COSTA
5 Maggio ore 21.00 Montemurlo- Sala Banti Piazza Libertà 2
9 Maggio ore 16.30 Sala Conferenze Coop Liguria - Via Saffi
11 Maggio ore 17.00 Sala Cosiglio LERICI (SP)
13 maggio ore 21.00 Castelfranco Veneto - Teatro Comunale
14 maggio ore 18.00 Castelnuovo Magra (SP) sala convegni
15 Maggio ore 17.30 Genova Palazzo Ducale
18 maggio ore 18.00 Centro Atman - Infusion Cucina Yoga store - Salita della Tossa 7 rosso
Questo il Progetto sostenuto:
Progetto CHINGELTEI
Il programma “The House of the Hope” è iniziato nel 2006 con l’obiettivo di creare un centro polivalente nel distretto più povero della capitale della Mongolia. L’idea era quella di acquistare un edificio nel territorio e predisporre una ristrutturazione e un ampliamento dello stesso. Con tali presupposti abbiamo realizzato il centro accoglienza, con refettorio, due dormitori, laboratorio di taglio e cucito, cucina, docce e bagni, aula polifunzionale e piccolo ambulatorio. La Casa della Speranza è divuta immediatamente il luogo di riferimento per i bambini di strada che andavano e venivano dal centro per mangiare, per avere assistenza medica e trovare qualche indumento. Le iniziative del centro sono state rivolte all’educazione igienico-sanitaria e alla prevenzione. Inizialmente il centro sosteneva economicamente tutte le iniziative grazie alle donazioni , mentre il personale e la gestione dell’edificio erano a carico della Croce Rossa della Mongolia.
Negli ultimi anni il centro ospitava quasi stabilmente un numero di 20-24 bambine. Il programma prevedeva l’assistenza e la preparazione delle nostre ospiti per la fase successiva: trovare una famiglia. Insieme alle autorità locali sono state individuate nel territorio famiglie che rispondevano ai requisiti per poter svolgere il compito di affidatari. Nell’arco di alcuni anni, con peranenze variabili e stagionali, le giovani anime del centro hanno trovato la loro famiglia affidataria con la quale attulmente vivono finalmente una realtà di “famiglia”.
Nello stesso periodo il laboratorio di taglio e cucito ha contribuito alla formazione di oltre un centinaio di ragazze per poter intraprendere una attività di lavoro presso le piccole sartorie del centro, o presso alcune aziende del settore.
Le attività di sostegno alle famiglie più povere sono continuate ininterrottamente durante questi anni con continui interventi di assistenza medica, generi di prima necessità e in alcuni casi persino all’acquisto e alla sistemazine di nuove abitazioni (la GER è la tenda tradizionale Mongola nella quale vive la maggior parte della popolazione all’interno di questo distretto).
Il centro al momento gestisce i corsi di formazione e di educazione igienico-sanitaria e prevenzione, fornisce assistenza medica, cibi e bevande calde durante il lungo periodo invernale, vestiario e calzature (ricevute da donazioni provenienti dall’Italia), e alla sistemazione del piccolo panificio professionale che darà la possibilità di realizzare corsi per la panificazione rivolti soprattutto ai bambini e ragazzi di strada.
Un nuovo progetto sta partendo: “una Ger per Tutti”, un progetto ambizioso rivolto alle madri single con bambini disabili. Si tratta di una Ger-camp, con almeno 10 abitazioni per altrettante madri single e per i loro bambini, in un’area che abbiamo appena acquistato e che ci prefiggiamo di sistemare con un perimetro sufficiente a garantire una attività sociale, bagni biologici, collegamento alla rete elettrica e due grandi tende per le attività e la supervisione del campo. L’obiettivo è quello di garantire la sicurezza e l’assistenza ai bambini e trovare un lavoro (anche part-time) alle loro madri, in modo da avviare un processo di autogestione e auto-sostentamento dei nuclei familiari al momento in condizioni disperate (molte di loro non hanno una tenda e vivono ospiti da altre famiglie in condizioni disumane.)