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Filippine: le difficoltà delle scuole

16/06/2017

Mentre il Paese commemora il 119 ° anniversario della sua indipendenza, gli abitanti manifestano per la giustizia contro le atrocità commesse dal gruppo paramilitare sponsorizzato dal governo e dalle forze statali sotto la 10° divisione di fanteria dell'AFP.

I nostri membri dell'Alleanza di educatori comunitari (ACE) hanno riferito di una serie di molestie contro le istituzioni educative di Lumad nella regione meridionale di Mindanao. ACE, un'organizzazione di base di insegnanti nelle comunità tribali, ha sottolineato che non c'è "niente da festeggiare", poiché le comunità vengono assalite e contrassegnate come nemiche delle forze statali.

Il Presidente dell’ACE, Ramel Miguel, e uno degli insegnanti responsabili sono stati aggrediti da 4 membri dell’esercito che stavano facendo irruzione in una delle scuole dei villaggi dei tribali.

Il presidente Ramel è stato interrogato e denunciato come simpatizzante ribelle e l’esercito ha così la libertà di occupare il villaggio ed impedire il normale svolgimento delle attività scolastiche. 

Il primo giugno, Rudel Buntalog è entrato nei locali della scuola in Sitio Nasilaban, Barangay Palma Gil senza alcun permesso e ha interrogato l'insegnante Ramel in merito alle attività che si svolgono nelle scuole.
 
Nel frattempo dal villaggio di Sitio Dulyan, Barangay Palma Gil, i membri della comunità hanno riferito della distruzione di alcune proprietà e del sistema idrico del villaggio. Prima di distruggerlo però i militari ne hanno preso il controllo limitandone l’utilizzo da parte degli abitanti.

Il 2 giugno, un certo Lt. Ariel insieme ad altri agenti statali ha molestato i membri della comunità in Nasilaban e ha diffuso accuse e denunce false contro la scuola. Minacciano i locali e continuano a insistere sul fatto che i genitori debbano ritirare il loro sostegno e i loro figli da scuola.

Questi avvenimenti sono un vero e proprio attacco diretto al diritto all’istruzione dei tribali. Gli esponenti dell’ACE invitano le Forze Armate ad interrompere le prepotenze verso gli insegnanti e gli studenti per consentire il normale svolgimento di attività scolastiche indispensabili per lo sviluppo del territorio.

Il Governo deve rispettare sia le convenzioni locali che internazionali riconoscendo le scuole come zone di pace.
Anche se la legge marziale è stata attuata nella regione di Mindanao, le nostre scuole e l'intera isola di Mindanao sono ancora protette dalle disposizioni democratiche sancite dalla Costituzione del 1987.

Invitiamo il Presidente Rodrigo Duterte, come comandante dei generali dell’esercito di ascoltare le richieste dei tribali  e di garantire loro la possibilità di accedere all’istruzione e di usufruire delle nostre scuole.
 
Fermate gli attacchi ai nostri insegnanti!
Fermate gli attacchi alle nostre scuole!
Garantite i diritti degli indigeni all’educazione e all’autodeterminazione!