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Terremoto in Nepal - la Rarahil School non ha subito danni

27/04/2015

Terremoto in Nepal - la Rarahil School non ha subito danni
Castel Goffredo 27 aprile 2015.

Abbiamo ricevuto notizie positive ed incoraggianti dai nostri responsabili locali in Nepal. 

La Rarahil Memorial School di Fondazione Senza Frontiere – ONLUS infatti, costruita rispettando le regole antisismiche, non ha subito danni di grande rilievo alla struttura nonostante il forte sisma che ha colpito il Nepal Sabato 25 aprile 2015 avesse il suo epicentro a soli 80 Km da Kirtipur, comune in cui sorge il nostro Istituto.
Sono stati registrati solo danni alle strutture esterne e ai muri di cinta del perimetro scolastico.

Siamo ancora in attesa di ricevere notizie in merito a tutti gli studenti della Rarahil School ma pare che la zona, grazie anche alla minor densità di popolazione rispetto alla capitale Kathmandù, abbia registrato un numero molto inferiore di vittime.
Rarahil-scuola

Forniremo costantemente aggiornamenti in merito alla situazione della Scuola Rarahil Memorial Shool e di tutti i nostri studenti.

nepal bimbi


Vi proponiamo anche l'articolo pubblicato da Gazzetta di Mantova del 27.04.2015 con intervista a Fausto De Stefani, grande promotore del nostro progetto in Nepal.

Sisma in Nepal, ore d'ansia per la scuola voluta dall'alpinista De Stefani

Telefoni ko, nessuna notizia certa. Gli edifici sono antisismici, ma a quell'ora in mensa ci sono 1200 persone. L'alpinista lancia l'appello: "Le spedizioni scendano a valle e aiutino la gente nei villaggi"
di Francesco Romani

CASTIGLIONE DELLE STIVIERE. Ore d’ansia anche nel Mantovano per il terribile terremoto, di intensità 7.9 il cui epicentro è stato localizzato nel Nepal centrale. Profondamente colpita la zona della capitale Kathmandu il cui sobborgo di Kirtipur ospita il complesso scolastico Rarahil memorial School promosso dall’alpinista castiglionese di fama internazionale Fausto De Stefani.

Il polo scolastico è frequentato ogni giorno da circa 700 studenti dalla scuola primaria, alle superiori ed è inoltre dotato di convitto e mensa. «Ho provato a mettermi in contatto, ma le linee telefoniche non funzionano – ha spiegato al telefono De Stefani –. Al momento la situazione è molto confusa e le notizie sono contraddittorie».

Le scuole sono nate grazie alla volontà dell’alpinista, sesto uomo al mondo e secondo italiano dopo Reinhold Messner ad avere salito le cime di tutti i 14 Ottomila della terra. Ma anche il primo ad averlo fatto partendo dalla piatta Asola, dove è nato 63 anni fa e dalla zona di Castiglione, dove vive. Lo strumento utilizzato è stato quello della Fondazione Senza frontiere, la Onlus di Castel Goffredo guidata da Anselmo Castelli. Assieme hanno raccolto i circa 300mila euro necessari a far partire, nel 2003, il primo degli edifici del complesso scolastico. «Si tratta di edifici costruiti con criteri antisismici – spiega De Stefani – ma sino a che non si riuscirà ad avere un contatto, non possiamo capire cosa è successo».

Migliaia i mantovani che hanno dato il proprio contributo per la crescita di questo progetto capendo che quell’alpinista straordinario aveva solo smesso i panni del salitore di cime per intraprendere un’ascesa interiore: quella della solidarietà verso chi ha meno di noi. Dopo i primi edifici con 23 aule, auditorium e laboratori, ha anche aggiunto un convitto per 50 bambini poveri che hanno la possibilità di frequentare la scuola. In più la mensa ogni giorno è aperta ed accoglie circa 1.200 persone. Il timore è che qualcuno possa essere stato coinvolto o colpito essendo proprio l’ora di pranzo.

Ma De Stefani fa un passo in più. Lui che conosce da vicino il mondo dell’alpinismo, lancia una provocazione. «Chi è nei campi base o sulle vie di avvicinamento, dovrebbe ridiscendere a valle. Abbandonare le imprese sportive e mettersi a disposizione. Sicuramente ha mezzi tecnici, corde, tende per poter aiutare le popolazioni dei villaggi che possono essere rimaste colpiti dal terremoto».

Articolo da Gazzetta di Mantova del 26.04.2015