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Newsletter @-Lato Novembre 2024

Attualità: bilancio negativo per l’Italia e gli obiettivi dell’Agenda 2030.
Speranza per il futuro: indicazioni per l’agricoltura dopo il G7.
Best Practice: incentivi per il turismo sostenibile a Copenaghen.

Sviluppo insostenibile per l’Italia rispetto all’Agenda 2030

8 obiettivi raggiungibili, 22 non raggiungibili e 7 dall’esito incerto. Questo il risultato del rapporto 2024 presentato a ottobre da Asvis (Alleanza Italiana per lo Sviluppo sostenibile) dal titolo “Coltivare ora il nostro futuro: L’Italia e gli obiettivi di sviluppo Sostenibile” sui 37 punti tra obiettivi e target dell’Agenda 2030. Il rapporto dettaglia con grafici tutti i 17 goal con i relativi target, mostrando miglioramenti e peggioramenti; tra quelli non raggiungibili dall’Italia figurano alcuni target del goal 4 dell’istruzione di qualità, del goal 5 parità di genere, del goal 10 ridurre le diseguaglianze, del goal 11 città e comunità sostenibili, del goal 13 lotta al cambiamento climatico e del goal 15 vita sulla terra (consumo suolo e aree protette). Ampio spazio è dedicato all’analisi e proposte di Asvis per accelerare la transizione allo sviluppo sostenibile, senza rinviare al futuro cambiamenti necessari. In particolare, i potenziali fattori di cambiamento vengono dalle nuove normative europee per la rendicontazione di sostenibilità delle imprese, dalla nuova legge europea sul ripristino della natura, dalla modifica della Costituzione del 2022, con il principio di giustizia tra le generazioni, e dalla sentenza n. 105/2024 della Corte Costituzionale che riconduce le esigenze economiche al valore assoluto della tutela dell’ambiente e della salute.


G7 agricoltura: obiettivi per il futuro

Sovranità alimentare, supporto dell’Intelligenza Artificiale, giovani, pesca sostenibile, sviluppo in Africa. Questi i punti riassuntivi del documento conclusivo del G7 Agricoltura che si è tenuto in Sicilia dal 26 al 28 settembre. Per raggiungere gli obiettivi dell’Agenda 2030 sono necessari dei cambiamenti che siano sostenibili e che aiutino a colmare il divario tra i Paesi per la distribuzione alimentare. L’uso dell’intelligenza artificiale, varie tecnologie digitali di supporto e il contributo attivo dei giovani possono aiutare a rendere i sistemi agricoli e alimentari più resilienti ai cambiamenti climatici. Un capitolo importante è stato dedicato al continente Africano, con l’impegno di supportarlo nella crescita; il terreno africano ha un grande potenziale per essere coltivato, ma necessita di mezzi, fondi per farlo. Questo impegno potrebbe aiutare a ridurre il problema dell’alimentare che in Africa coinvolge il 58% della sua popolazione.


Sud a secco: il bilancio estivo sulla siccità in Italia

Greenpeace a settembre 2024 ha pubblicato un bilancio, in collaborazione con l’Osservatorio Siccità CNR-IBE, in cui ha esaminato i dati delle temperature e della disponibilità idrica delle Regioni del Sud Italia. La siccità classificata come severo-estrema insiste soprattutto in Calabria e Sicilia; in particolare in Calabria sono a rischio il 42% delle colture non irrigue (cereali, legumi) e il 63% degli uliveti, mentre in Sicilia sono colpiti il 66% delle culture non irrigue e il 73% degli uliveti.

Sulle risorse idriche i dati indicano che nella parte nord della Puglia il riempimento medio degli invasi ad agosto 2024 è del 9% (contro il 42% dello stesso mese del 2023) e quello degli invasi ad agosto 2024 in Sicilia è del 20% (era del 39% nel 2023). L’Osservatorio Siccità CNR-IBE ha poi analizzato che nel periodo tra settembre 2023 e agosto 2024 in Sicilia il 28% della popolazione è esposta a siccità estrema e il 37% a siccità severa, mentre in Calabria il dato tra severa ed estrema si aggira al 35%.


Progetto di turismo eco-sostenibile a Copenaghen

Incentivi per un turismo sostenibile e rispettoso dell’ambiente. L’ente del turismo di Copenaghen ha lanciato il progetto sperimentale CopenPay per premiare i comportamenti virtuosi dei turisti in visita alla città. Tra il 15 luglio e l’11 agosto i turisti hanno potuto scegliere da una lista di 24 azioni, ricevendo in cambio omaggi che andavano da un gelato gratis a ingressi gratuiti per alcune attrazioni. Per esempio, chi aiutava a curare l’orto urbano Øens Have poteva avere in cambio un pranzo vegetariano gratuito, oppure chi prendeva la bici o i mezzi pubblici per muoversi in città aveva diritto a un bicchiere di vino o una birra alla spina o una bibita gassata offerto da un bar panoramico del centro. Raccogliendo rifiuti in spiaggia si poteva avere uno sconto su un corso di windsurf e un pranzo gratuito, così come si poteva aiutare a raccogliere i rifiuti nel porto con il noleggio gratuito del kayak.

Il progetto aveva come obiettivo quello di ridurre l’impatto ambientale e di restituire qualcosa alla città mentre la si esplora e conosce. L’ente del turismo sta valutando i risultati per eventualmente riproporre il progetto in futuro.


Perdite alimentari dopo raccolta

Oltre il 13% del cibo viene perso a livello globale nella filiera alimentare dopo la raccolta nei campi. Un altro 19% viene perso nella fase successiva nella vendita, nella ristorazione e a livello domestico. Questi dati sono stati ricordati dal direttore della FAO in occasione della Giornata internazionale di consapevolezza delle perdite e degli sprechi alimentari del 29 settembre. L’obiettivo per la FAO è quello di ridurre la perdita e lo spreco di cibo per aiutare i Paesi più poveri a beneficiare di una migliore sicurezza alimentare, partendo dal basso, dalla filiera del trasporto dopo la raccolta. La FAO si sta quindi impegnando nella formazione dei produttori e delle microimprese per considerare meglio come trasportare i prodotti, i mezzi di trasporto coinvolti e le buone pratiche di manipolazione durante le operazioni di carico e scarico. Nelle Filippine, per esempio, il lavoro promosso dalla FAO ha portato alla riduzione del 38% delle perdite alimentari, eliminando un passaggio intermedio per il riconfezionamento di prodotti freschi.

La pianta del mondo
di Stefano Mancuso

All’inizio di ogni storia c’è una pianta. Con questa affermazione inizia un viaggio lungo 8 capitoli nel quale il botanico Stefano Mancuso conduce il lettore a scoprire come gli alberi siano stati fondamentali e protagonisti in varie vicende storiche. Mancuso racconta, per esempio, dei Liberty Trees, olmi, simboli come luoghi di riunione durante la Rivoluzione Americana e delle querce, simbolo della Rivoluzione francese. C’è poi la pianta della musica, l’abete rosso che con le sue caratteristiche uniche ha permesso ai violini Stradivari di eccellere. Mancuso riferisce anche che lo studio delle piante può portare a soluzioni per casi criminali e storici, attraverso la disciplina della palinologia forense, la scienza che partendo dall’analisi del polline e di altri residui organici può risalire al contesto ambientale di riferimento. Non manca infine una riflessione dell’importanza delle piante per la vita sulla Terra anche in riferimento al clima, ricordando i benefici che queste portano per ridurre, per esempio le isole di calore.


L’uomo che piantava gli alberi
di Jean Giono

Storia di un pastore, Elzeard Bouffler, che per tre anni piantò ogni giorno 100 ghiande per ripopolare un luogo desolato sulle pendici provenzali delle Alpi francesi. La storia è raccontata da un giovane che incontra per caso il pastore e viene ospitato da questo per alcuni giorni, scoprendo il suo sogno di vedere nascere 100.000 querce in quel paesaggio vuoto. Con pazienza e cura, da solo, l’uomo instancabilmente piantava, incurante anche della Prima Guerra Mondiale che scoppiò poco dopo. Quando il giovane ritorna in quei luoghi dopo anni vede con i suoi occhi la foresta di querce e faggi nata grazie alle azioni di quell’uomo; quel luogo prima deserto era rifiorito e l’acqua era tornata a scorrere. Anche il villaggio di fattorie abbandonate torna pian piano a ripopolarsi grazie alle possibilità offerte dalla terra rinata.

Essere Umani – Lo spettro di Mumbai sul nostro futuro
di Riccardo Spagnoli

Una megalopoli che rischia di essere sommersa, una città piena di contraddizioni. Il documentarista Pablo Trincia accompagna gli spettatori a scoprire le mille facce della vita a Mumbai, una città indiana di 22 milioni di abitanti a ridosso del mare che da anni soffre del sovrappopolamento e dei cambiamenti climatici. Tra diverse baraccopoli, tra le quali la più grande condensa in 2 km2 1 milione di persone, e treni riempiti fino a far cadere persone sotto i binari lungo il viaggio, a Mumbai le diseguaglianze sono molto marcate. La docu-serie mostra direttamente le condizioni di vita dei più poveri costretti a vivere anche in 10 in appartamenti di una sola stanza, senza bagno; nonostante la povertà e la mancanza di istruzione queste persone sono abili artigiani e i mercati sono ricchi di botteghe a cielo aperto e varie lavorazioni manifatturiere che a loro fruttano pochissimo.

Oltre il lato umano Pablo Trincia mostra gli effetti delle sempre più frequenti piogge torrenziali che anche per colpa di sistemi inefficaci di fognature, drenaggio e smaltimento rifiuti, allagano subito le strade, peggiorando le già scarse condizioni igieniche. Gli esperti indicano che già nel 2050 alcune zone a sud della città potrebbero essere sommerse dall’innalzamento del mare.


Jacques Cousteau: Il Figlio dell’Oceano
di Liz Garbus

Un omaggio alla vita e all’eredità di Jacques Cousteau, il leggendario esploratore e oceanografo francese. Tra avventure subacquee, scoperte ecologiche e sfide personali che hanno caratterizzato il suo complesso rapporto con il figlio Philippe, il film prodotto dal National Geographic Documentary Films offre una visione profonda dell’impatto di Cousteau sulla consapevolezza ambientale, mostrando come il suo lavoro abbia ispirato generazioni a rispettare e preservare il mare. Le immagini mozzafiato dei fondali marini e le innovative tecniche di immersione utilizzate da Cousteau rendono omaggio al suo genio scientifico. Con un mix di avventura e introspezione, il film celebra il potere dell’oceano e la necessità di proteggere il nostro pianeta, in un tributo emozionante a un uomo che ha dedicato la sua vita alla bellezza e alla salvaguardia del mondo marino.

5-8 novembre 2024 – Quartiere fieristico di Rimini

Ecomondo

Manifestazione dedicata alle tecnologie, servizi e soluzioni industriali per la transizione ecologica e l’economia circolare, con focus sul ripristino degli ecosistemi e l’uso sostenibile della risorsa idrica.


8-9 novembre 2024 – Villa Necchi Campiglio (Milano), a cura del FAI

Colori d’Autunno

Mostra mercato dedicata a piante, fiori e accessori per il giardinaggio autunnale: camelie, rose, arbusti da bacca e da fiore, cesti in castagno e oggetti in brocantage. Corsi e degustazione di olio.


15-17 novembre 2024 – Centro Fiere del Garda, Montichiari

Turismo natura

Salone dedicato al camper, caravan e accessori, per gli appassionati di turismo ecosostenibile con soluzioni per il cicloturismo, trekking e altre attività outdoor.


16-17 novembre 2024 – Villa Della Porta Bozzolo (Casalzuigno), a cura del FAI

Le giornate delle Camelie

Esposizione di più di 150 varietà di camelie, arbusti sempreverdi dell’Estremo Oriente. Degustazione di te realizzati con Camellia Sinensis. Visite guidate alla villa cinquecentesca.