La Comunità Santa Rita è una comunità laica di famiglie povere creata per iniziativa della Fondazione Senza Frontiere in base ad un progetto avviato nel 1995. La Comunità, situata nello Stato del Maranhão, uno dei più poveri del Brasile, è nata dall’idea di dare la possibilità a famiglie numerose che vivono in condizioni di estrema povertà (caratterizzate da scarsità di cibo, assenza di una casa stabile ed assenza assoluta di qualsiasi forma di istruzione) di avere un pezzo di terra da coltivare per ottenere l’indispensabile per una vita dignitosa. Attualmente la Comunità comprende undici famiglie (che corrispondono a quasi cento persone). Il terreno sul quale è insediata la Comunità è denominato “Fazenda Santa Rita” ed è di proprietà della Fondazione Senza Frontiere (l’appartenenza del terreno ad una Fondazione di diritto italiano è una garanzia che evita agli occupanti il rischio dell’esproprio ingiustificato ad opera di persone locali influenti e colluse con esponenti politici corrotti).
Il terreno è in parte adibito a pascolo, in parte coltivato ed in parte costituito da foresta.
Nella Comunità è stata costruita una scuola dove si insegna a leggere e scrivere non solo ai bambini ma anche agli adulti. All’interno della Comunità, le donne accudiscono le case e curano i figli. Gli uomini, quasi tutti al di sotto dei 40 anni, lavorano la terra, coltivano gli orti e i frutteti (manualmente perché non ci sono attrezzature meccaniche), allevano animali ed hanno imparato all’interno della Comunità a fare il formaggio, il miele, le polpe di frutta. Tutto questo viene fatto sia per il consumo della Comunità che per la commercializzazione.
Valenza innovativa
La caratteristica fortemente innovativa del progetto “Comunità Santa Rita” è rappresentato dall’autonomia di gestione. La Comunità, infatti, è gestita da chi vi vive stabilmente: regolari riunioni vengono tenute per decidere insieme gli obiettivi da realizzare, con conseguente divisione dei compiti secondo le competenze di ciascuno.
Non vi sono estranei ‘europei’ che dirigono e progettano; lo stesso intervento di Anselmo Castelli e dei volontari della Fondazione Senza Frontiere ha segnato l’avvio di una realizzazione ed ora rappresenta solo un semplice sostegno costante, un riferimento, un termine utile di confronto e di collaborazione. La vera gestione della Comunità è ora attuata da chi vi vive, attraverso la capacità creativa messa in atto da uomini che, da poveri e senza futuro, sono diventati i protagonisti autentici di una realtà nuova di cui si sentono fortemente partecipi lavorando con passione, con amore, con orgoglio.
Motivazione
Questo progetto si inserisce in un contesto sociale immenso di miseria quale è quello brasiliano e rappresenta una sfida ambiziosa ma al tempo stesso umile perché non manca in chi la promuove la consapevolezza di poter compiere solo un piccolissimo passo verso una globalizzazione più responsabile. Questa consapevolezza, però, non è sufficiente ad arrestare questo progetto di aiuto che è già stato in gran parte attuato perché la Comunità Santa Rita è una realtà ormai esistente che, si auspica, fungerà da esempio e stimolo per altre collettività locali e per le Autorità in un Paese dove troppe persone vivono ancora nella miseria, senza prospettive e senza attese.
Questo è un progetto d’aiuto che aveva ed ha anche, soprattutto, l’ambizione di far crescere in autonomia le persone, dando loro fiducia nelle proprie capacità: accogliere delle famiglie povere nella Comunità Santa Rita, infatti, non significa solo dar loro un sostentamento, ma significa anche dare a persone che vivono una povertà intrisa nel degrado, nell’abbrutimento, nell’abbandono e nello sfruttamento un’occasione di riscatto, di conquista di nuova fiducia in se stessi e nelle proprie capacità di costruire un futuro prospero, di lavorare e di guardare con fierezza ai frutti del proprio lavoro. Questo progetto parte dalla constatazione che la libertà dai bisogni legati alla sopravvivenza è il primo passo verso un percorso di crescita interiore, umana e culturale, che diventa anche crescita sociale in quanto permette di vivere insieme ad altri, di rispettare la propria famiglia, le proprie origini, le proprie tradizioni, di sviluppare un sentimento di cura e di difesa verso se stessi e di liberarsi dall’analfabetismo che è all’origine di tante limitazioni.
Come conoscere la comunità: viaggi presso la Fazenda Santa Rita sono state costruite dieci casette in legno per ospitare i visitatori che desiderano conoscere e sperimentare nuove realtà, diversi stili di vita e persone che offrono nuovi orizzonti di esistenza.
E’ stato pubblicato il libro di Anna Casella Paltrinieri dal titolo “Cultura contadina e cooperazione nel Sud del Maranhão (Brasile) – Analisi del progetto di sviluppo della Comunità Santa Rita – Gabrielli Editori. Per conoscere tutte le nostre pubblicazioni, clicca qui.
Per informazioni rivolgersi alla segreteria della Fondazione.
Offerte e donazioni
Per costruzione di una casa in muratura € 15.000.
Per acquisto di attrezzature varie offerta libera.
I nuovi importi per la adozioni a distanza di un bambino o di una bambina in famiglia, validi a partire dal 1.01.2008, sono:
- € 35 mensili;
- € 105 trimestrali;
- € 210 semestrali;
- € 420 annuali.
Per quanto riguarda le adozioni di un bambino o di una bambina in pensionato, la cifra annuale, sempre a partire dal 2008, è di € 870. Anche tale contributo può essere versato in unica soluzione oppure in forma rateale con cadenza semestrale, trimestrale o mensile.
Le offerte per questo progetto sono libere.
Responsabile in loco Erivan da Silva Comunidade Santa Rita – Vale Do Itapecuru – Caixa Postal n. 12 – 65.980.000 Carolina (MA) – Brasile E-mail: carreiroelves@gmail.com | Recapito Skype: Elves Carreiro |
Responsabile Italia Anselmo Castelli – Fondazione Senza Frontiere Strada S. Apollonio n. 6 – 46042 Castel Goffredo (MN) – Italia Codice Fiscale n. 90008460207 | Tel. (0039) 0376/781314 | Recapito Skype: anselmocastellifsf www.senzafrontiere.com | E-mail: tenuapol@gmail.com | PEC: tenuapol@legalmail.it Registro persone giuridiche Provincia di Mantova n. 243 |