Progetto n. 31 – Stage in Italia per insegnanti nepalesi

Tra le numerose problematiche che affliggono molti Paesi dell’area Asiatica, l’inquinamento ambientale sta raggiungendo livelli insostenibili che rischiano di pregiudicare le loro potenziali possibilità di sviluppo. Anche sotto questo aspetto, il Nepal subisce le conseguenze della repentina ed incontrollata trasformazione delle metodologie produttive nonché di un crescente fenomeno di urbanesimo selvaggio. La scuola è uno tra i fondamentali soggetti educativi, e come tale deve poter formare la sensibilità dei cittadini anche nei confronti della preservazione e valorizzazione dell’ambiente nel quale si vive. In Nepal, anche a causa dei gravi problemi economici e politici attuali, non esiste ancora una diffusa maturazione in tal senso e, di conseguenza, anche la scuola non riesce ad approfondire e veicolare le opportune informazioni né, tanto meno, a fornire opportune “…chiavi interpretative e operative necessarie per aprire la strada alle politiche di salvaguardia-difesa-protezione dei beni culturali e paesaggistici di un territorio”.

Emerge, fra il resto, dalle recenti relazioni della Rarahil Memorial School la volontà di approfondire, mediante un approccio globale, anche tematiche inerenti la conoscenza, il rispetto e la conservazione dell’ambiente. Le necessità che vengono evidenziate sono, innanzitutto, in funzione della imprescindibile preparazione della scuola stessa a svolgere il compito educativo e formativo. Le richieste riflettono, da una parte, il livello di precarietà del sistema educativo in quel Paese e, dall’altra, l’esigenza di affrancamento dalle carenze dello stesso.

Il progetto proposto consiste nell’organizzazione e nella realizzazione di uno stage per insegnati Nepalesi che si propone, come finalità generali, di fornire alla direzione e ai docenti della Rarahil Memorial School di Kirtipur competenze culturali aggiornate sulle metodiche di insegnamento/apprendimento in uso nelle scuole italiane ed europee e sulle problematiche ambientali. Al rientro in Nepal, i docenti “formati” metteranno a disposizione dei colleghi e, più in generale, della comunità allargata di Kirtipur gli stimoli culturali e professionali acquisiti fungendo in tal modo, a loro volta da formatori/animatori.

Lo stage avrà la sua base logistica a Rezzato (BS) ma prevede momenti formativi e culturali anche in altri luoghi.
Lo stage è promosso dalla Fondazione Senza Frontiere. La stessa affida all’Associazione interculturale GASP di Rezzato – Brescia l’organizzazione e la gestione logistica della manifestazione.

Ciò a seguito dell’efficienza dimostrata in occasione di eventi analoghi, per l’esperienza acquisita in raccolta fondi, per la competenza professionale dei membri incaricati dall’organizzazione, per l’impregno e la dedizione dimostrata nei confronti della comunità di Kirtipur, in occasione della realizzazione dei progetti in Nepal della Fondazione. L’associazione svolgerà l’incarico a titolo gratuito.

Le offerte per questo progetto sono libere.