Progetto n. 61 – Gestione dell’emergenza post terremoto – Kirtipur

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Stato di avanzamento

Realizzato

Località

Kirtipur - Kathmandu, Nepal

Intervento

Realizzazione di strutture e interventi a sostegno delle popolazioni colpite dal sisma del 25 aprile 2015

Progetto n. 61 – Gestione dell’emergenza post terremoto – Kirtipur

Grazie al progetto Rarahil, che ci vede coinvolti in prima persona insieme allo scalatore Fausto De Stefani, abbiamo realizzato con il prezioso contributo della Provincia Autonoma di Trento una serie di edifici a Kirtipur, cittadina non lontana da Kathmandu, dove oggi esistono una scuola, una cucina per comunità, una mensa, laboratori artigianali, un convitto e un dispensario medico, divenuti in questi giorni luogo di assistenza e sostegno indispensabili per la popolazione drammaticamente colpita dal terremoto che ha devastato il paese Himalayano in particolare con le scosse del 25 aprile e del 12 maggio scorsi.

Nei giorni immediatamente successivi al sisma, in piena aderenza con le linee guida e nel rispetto di ruoli e responsabilità del progetto in corso, è stato creato un comitato locale con il compito preciso di rilevare le esigenze primarie a cui far fronte, in modo da permetterci di strutturare un intervento mirato che non si sovrapponesse agli aiuti umanitari posti in essere dalla comunità internazionale.

In seguito alle segnalazioni giunte da parte del comitato, è oggi necessario provvedere in tempi brevissimi all’acquisto di viveri, tende, farmaci e materiale di prima necessità che permetta il sostentamento immediato alle famiglie colpite, che potranno così essere ospitate ed accolte dalla nostra struttura scolastica, che non ha subito danni particolari.

La Fondazione Senza Frontiere raccoglie contributi destinati in via specifica all’acquisto di tende, farmaci e generi di prima necessità, e mette a disposizione la mensa per la produzione di pasti caldi e il dispensario per i primi soccorsi a favore della popolazione colpita.
Durante i primi giorni dopo il sisma la scuola si è attivata per gestire le esigenze della comunità di Kirtipur utilizzando i primi fondi inviati dalla Fondazione Senza Frontiere.
In particolare sono stati realizzati e messi in funzione 4 punti di accoglienze in due delle zone più colpite.
Per gli interventi di prima necessità si sono acquistate e distribuite alla popolazione colpita oltre 400 tende, oltre 90 quintali di riso, oltre 90 quintali di lenticchie, olio e farmaci.

Per la gestione dell’emergenza sanitaria si sta inoltre lavorando ad un possibile intervento coordinato con l’autorità locale, mirato a deviare gli interventi di minore gravità verso il presidio medico presente presso la scuola, agevolando così la sanità pubblica.
In seguito alle segnalazioni giunte da parte del comitato, è inoltre necessario sia per l’approvvigionamento energetico in grado di mantenere in perfetta efficienza la scuola e tutte le iniziative correlate, compreso il sostegno alla popolazione attraverso le strutture scolastiche (in primis l’ambulatorio medico e la sensibilizzazione ambientale) provvedere all’installazione presso le strutture della RARAHIL MEMORIAL SCHOOL di un impianto fotovoltaico in grado da un lato di garantire la produzione di energia elettrica sufficiente alla gestione ordinaria sia delle attività scolastiche sia di quelle destinate in seguito all’emergenza dovuta al sisma del 2015 alla comunità (campagna di sensibilizzazione su problematiche ambientali, distribuzione di pasti attraverso la mensa e prevenzione sanitaria di base), dall’altro di creare una struttura guida che possa aprire una via sostenibile e seriamente percorribile per l’approvvigionamento di energia da fonti pulite, limitando i danni dell’embargo di carburanti operato dall’India nei confronti del Nepal e del conseguente inquinamento, generatosi nei mesi successivi in seguito al disboscamento ed all’utilizzo di materiali inquinanti di combustione (prevalentemente rifiuti e plastica).

Al fine di favorire la massima efficacia dell’intervento di emergenza mirato sia alla produzione di energia sia alla sensibilizzazione si propongono la progettazione, l’acquisto e l’installazione di pannelli solari che, grazie al clima subtropicale favorevole, permetteranno l’ottimizzazione dell’efficacia delle attività scolastiche garantendo la necessaria copertura energetica, indispensabile anche alla garanzia rispetto alla risposta ai bisogni della popolazione, in base all’attenzione che il comitato ha riposto su di essi.

Dal punto di vista ambientale, da sempre uno dei principali problemi del Nepal, a dispetto della posizione geografica apparentemente favorevole, è rappresentato dalla difficoltà di captazione e adduzione dell’acqua potabile. La prima falda, infatti, pur essendo facilmente raggiungibile, è pesantemente inquinata dagli scarichi urbani ed industriali, che una sconsiderata politica ambientale ha fatto si che fossero indirizzati senza alcun tipo di trattamento, né in termini di raccolta e smaltimento del rifiuto né in termini di bonifica ambientale sui terreni interessati.
Per questo motivo la captazione di acqua non inquinata significa scavare ad una profondità di oltre 60 metri, incontrando il terreno tipicamente di natura rocciosa della zona himalayana, con evidenti problematiche di natura tecnica. Dal punto di vista sociale la facilità di diffusione di malattie, la precarietà delle condizioni igieniche di base e la totale assenza di qualsiasi forma di prevenzione sanitaria sia a livello scolastico che urbano fanno si che la capacità di acquisizione di acqua potabile da fonti sicure sia divenuta con gli anni una delle emergenze più forti nell’ambito del miglioramento delle condizioni igieniche.

In prospettiva, il problema degli orfani è preminente.
In questo senso l’intenzione iniziale è quella di provvedere alla realizzazione di un piano superiore presso gli edifici realizzati successivamente al progetto RARAHIL (chiuso a dicembre 2011), destinati a laboratori e a ambulatorio medico e già dotati della necessaria predisposizione strutturale per la realizzazione di un secondo piano con criteri di edificazione europei, utili anche ai fini antisismici.
La realizzazione dei due piani, da destinare in parte a stanze per l’accoglienza e la permanenza di alcuni orfani e in parte ad aule per la gestione delle attività scolastiche (in modo da non compromettere la normale funzionalità della scuola attraverso il mantenimento del necessario equilibrio studenti – spazi) sarà in grado da un lato di garantire la gestione ordinaria sia delle attività scolastiche sia di quelle destinate in seguito all’emergenza dovuta al sisma del 2015 alla comunità (campagna di sensibilizzazione su problematiche ambientali, distribuzione di pasti attraverso la mensa e prevenzione sanitaria di base), sia dall’altro di creare una struttura guida che possa aprire una via sostenibile e seriamente percorribile per un miglioramento generale delle condizioni della popolazione.
Il tutto in vista di un più massiccio intervento, già programmato ed in fase di progettazione, relativo all’accoglienza degli orfani ed al conseguente ampliamento dell’offerta scolastica e degli spazi dedicati a vitto, alloggio e lezioni, da attuare nei prossimi mesi attraverso uno specifico progetto autofinanziato.

CostiR$
Continuità della distribuzione
di energia elettrica
Costo del generatore: 357.000Costo del generatore: 3.245
Conservazione di alimenti
o farmaci
Costo di 2 celle frigorifere: 68.000Costo di 2 celle frigorifere: 618
Acquisto di ripari in lamieraCosto di 6 strutture: 1.950.000Costo di 6 strutture: 17.730
Energia da fonti alternativeCosto dell’impianto: 612.170.931.000Costo dell’impianto: 55.652
Pozzi per la captazione
dell’acqua potabile
Costo di 2 pozzi: 2.245.000Costo di 2 pozzi: 17.200
Realizzazione di strutture
supplementari
Costo della realizzazione di un piano
Acquisto materiali: 11.000
Trasporto: 3.000
Realizzazione: 8.500
Spese varie: 2.500
Costo totale di 2 strutture: 50.000

Le offerte per questo progetto sono libere.


Responsabile in loco
Lila Bahadur Shahi
Chhugaun, Kirtipur, Kathmandu, Nepal
Tel. 00977-14-330121 | Cell. 00977-9851054029 | E-mail: lilabahadur108@hotmail.com
Responsabile Italia
Anselmo Castelli – Fondazione Senza Frontiere
Strada S. Apollonio n. 6 – 46042 Castel Goffredo (MN) – Italia
Codice Fiscale n. 90008460207 | Tel. (0039) 0376/781314 | Recapito Skype: anselmocastellifsf
www.senzafrontiere.com | E-mail: tenuapol@gmail.com | PEC: tenuapol@legalmail.it
Registro persone giuridiche Provincia di Mantova n. 243